Raccolta di documenti relativi le sentenze. Documenti trovati: 324.
Documenti
30/06/2010 |
15470 |
Corte Cassazione |
Imposta sugli immobili comunali. Stabilimento balneare su area demaniale. Tassazione. Sussiste. Il concessionario di un'area demaniale, sulla quale sia realizzato uno stabilimento balneare, puo' essere considerato - a condizione che tanto emerga indiscutibilmente dall'atto di concessione e da altre circostanze valutabili dal giudice di merito - titolare della titolarita' superficiaria acquisita a titolo originario, di durata temporanea, pari a quella della concessione (Cass. SU n. 1324/1997), soggetta a peculiare regolamentazione in ordine alla modificazione, estinzione o cessazione del diritto (Cass. n. 4402/1998 e Cass. n. 4769/2004); in caso di riscontrata titolarita' del diritto di superficie, il concessionario e' soggetto all'imposta comunale sugli immobili che ne sono oggetto (Cass. n. 9935/2008). |
15/04/2008 |
103 |
Corte Costituzionale |
Imposta regionale sullo scalo turistico degli aeromobili e delle unità da diporto - Applicabilità alle persone fisiche o giuridiche aventi domicilio fiscale fuori dal territorio regionale - Presupposti dell'imposta - Applicabilità nel mare territoriale. |
30/03/2012 |
75 |
Corte Costituzionale |
Illegittimità costituzionale dell’articolo 15 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 111 (Attuazione della direttiva n. 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso»), nella parte in cui, limitatamente alla responsabilità per danni alla persona, pone come limite all’obbligo di ristoro dei danni quello indicato dalla Convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio, firmata a Bruxelles il 23 aprile 1970, ratificata con la legge 27 dicembre 1977, n. 1084 (Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio CCV). |
21/03/2001 |
54 |
Corte Costituzionale |
Illegittimità costituzionale dell'art. 6, comma 1, della legge della Regione Sardegna 13 luglio 1988, n. 13 (Disciplina in Sardegna delle agenzie di viaggio e turismo), nella parte in cui subordina l'apertura di succursali e filiali delle agenzie di viaggio e turismo al conseguimento di autorizzazione dell'assessore regionale del turismo, con le modalità e condizioni stabilite per l'apertura delle agenzie. |
05/04/2007 |
14183 |
Corte Cassazione |
Il rilascio di concessioni, permessi di costruire o autorizzazioni per interventi, impianti e opere all'interno dei parchi è sottoposto al preventivo nulla osta dell'ente Parco anche in assenza dell'approvazione delpiano e del regolamento. In assenza di tale approvazione bisogna far riferimento ai piani paesistici territoriali urbanistici o agli altri eventualistrumenti di pianificazione previsti dalla legge, i quali hanno validitàsino al momento della loro sostituzione con nuovo piano. |
14/06/2011 |
3554 |
Consiglio di Stato |
Il legislatore puo' incidere sui rapporti concessori in corso, modificandone i contenuti, in considerazione degli interessi pubblici che sottraggono determinati settori di attivita' alla autodeterminazione dei privati. La disposizione, ex art. 10 L. n. 88 del 2001, di piu' lunghi termini di durata delle concessioni di beni demaniali marittimi debba applicarsi anche ai rapporti in corso, purche' ancora efficaci di agevolazione degli investimenti e di migliore gestione dei beni demaniali. |
28/02/2008 |
5531 |
Corte Cassazione |
Il Giudice non può respingere la domanda sul presupposto che la responsabilità del lamentato danno debba essere ascritta al vettore del quale i convenuti si sono avvalsi, poiché, a norma dell’art. 14 del D.Lgs. 11.3.95, n. 111, emanato in attuazione Direttiva n. 90/314/CEB, l’organizzazione o il venditore del pacchetto turistico che si avvale di altri prestatori di servizi è comunque tenuto a risarcire il danno sofferto dal consumatore, salvo il diritto di rivalersi nei loro confronti. |
03/04/2009 |
8128 |
Corte Cassazione |
Il gestore del locale è responsabile dei danni conseguenti ad una rissa tra i suoi avventori. Il gestore del locale notturno al di fuori del quale avviene una rissa è responsabile per gli eventuali danni cagionati a cose o persone. Così si esprime la Cassazione in merito ad una rissa tra giovani durante la quale un ragazzo ha riportato lesioni gravi, che successivamente lo hanno condotto alla morte. "Il fatto è da ricondurre alla fattispecie del danno cagionato da cose in custodia (art. 2051 c.c.), onde la omessa predisposizione di una adeguata recinzione, di per sè poneva in essere l'imputazione delle responsabilità oggettiva in relazione al possibile verificarsi di un danno cagionato dalla cosa." |
06/07/2009 |
15798 |
Corte Cassazione |
Il fenomeno della bassa marea come condizione favorevole per il formarsi di alghe urticanti non è riconducibile al novero delle informazioni che l'organizzatore del viaggio deve mettere al disposizione del Consumatore. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione (Sentenza n. 15798/2009) confermando la sentenza di rigetto di una richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti di un noto tour. |
03/12/2002 |
17150 |
Corte Cassazione |
Il contratto di albergo si conclude nel momento in cui l'albergatore viene a conoscenza dell'accettazione espressa o tacita del cliente; a tal fine rileva, quale accettazione dell'offerta, anche la prenotazione effettuata per un periodo futuro, la quale dà luogo alla conclusione di un contratto sottoposto alla condizione sospensiva della disponibilità della stanza. La revoca della prenotazione da parte del cliente integra unilaterale sottrazione al vincolo contrattuale e determina l'obbligazione di tenere indenne della perdita subita l'albergatore che non abbia effettivamente utilizzato la camera per il periodo prenotato; ove tale prenotazione sia stata effettuata tramite un mandatario, il rinunziante deve tenere indenne quest'ultimo di quanto pagato all'albergatore per le perdite subite, purché tale pagamento possa considerarsi effettuato in esecuzione dei doveri di diligenza del mandatario, e cioè previa informazione del rinunziante circa le richieste dell'albergatore e previo accertamento della mancata utilizzazione della stanza da parte del medesimo. E' comunque escluso che, se debbano essere forniti anche prestazioni accessorie, le dette perdite possano coincidere con il prezzo del mancato soggiorno, dovendo detrarsi da questo l'importo dei servizi non resi. La valutazione delle risultanze della prova testimoniale, il giudizio sull'attendibilità dei testi e sulla credibilità di alcuni invece che di altri, come la scelta, tra varie risultanze probatorie, di quelle ritenute più idonee a sorreggere la motivazione, involgono apprezzamenti di fatto riservati al giudice di merito: questo non incontra altro limite che quello di indicare le ragioni del proprio convincimento. |
04/12/2012 |
21725 |
Corte Cassazione |
Il "tempo libero" non costituisce, di per sè, un diritto fondamentale della persona tutelato a livello costituzionale e sovranazionale, e ciò per la semplice ragione che il suo esercizio è rimesso alla esclusiva autodeterminazione della persona, che è libera di scegliere tra l'impegno instancabile nel lavoro e il dedicarsi, invece, a realizzare il proprio tempo libero da lavoro e da ogni occupazione, con la conseguenza che non può essere fonte di un obbligo risarcitorio in relazione al danno non patrimoniale. |
19/11/2009 |
C-40707 |
Corte Giustizia Europea |
I passeggeri di voli, in caso di ritardo, possono avere diritto ad una compensazione pecuniaria. La Corte di Giustizia, nella sentenza in esame, ha precisato i diritti di cui dispongono i passeggeri d'un volo partito con ritardo nei confronti della compagnia aerea secondo il Regolamento CE n. 261/2004, che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato. In sostanza, i passeggeri di voli in ritardo, quando giungono alla destinazione finale tre ore o più dopo l’orario di arrivo previsto possono richiedere, allo stesso modo dei passeggeri di voli cancellati, una compensazione pecuniaria forfetaria alla compagnia aerea, a meno che il ritardo non sia dovuto a circostanze eccezionali. |
05/06/1997 |
C-398/95 |
Corte Giustizia Europea |
Guide turistiche. Libera prestazione dei servizi. |
29/10/2009 |
271 |
Corte Costituzionale |
Guide Turistiche. E' stata censurata la L.R. dell'Emilia Romagna n. 7 del 2008, nella parte in cui prevede limitazioni degli ambiti territoriali per i quali sussiste l'abilitazione all'esercizio delle professioni turistiche. Cio' determina una lesione della libera circolazione dei servizi di cui all'art. 40 del Trattato CE e, quindi, una violazione del rispetto del vincolo comunitario di cui all'art. 117, comma 1, Cost., oltre che della libera concorrenza, la cui tutela rientra nell'esclusiva competenza statale ai senti dell'art. 117, comma 2, lett. e), Cost.
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22/06/2009 |
14537 |
Corte Cassazione |
Gli immobili adibiti a campeggio non possono essere equiparati agli alberghi per quanto concerne la durata minima dei relativi contratti di locazione, atteso che il tratto distintivo dell'attività alberghiera rispetto a qualsiasi altra attività diretta a fornire ospitalità è quella di offrire un alloggio all'ospite in una struttura propria. |
13/07/1993 |
C-330/91 |
Corte Giustizia Europea |
Gli artt. 52 e 58 ostano alla normativa di uno Stato membro che conceda il rimborso supplementare per le imposte non dovute alle società che hanno il domicilio fiscale nel detto Stato e lo neghi alle società con domicilio fiscale in un altro Stato membro. Il fatto che queste ultime non avrebbero potuto fruire dell'esenzione dall' imposta se avessero avuto il domicilio fiscale in tale Stato è irrilevante. Infatti, e sebbene si applichi a prescindere dalla sede delle società e quindi dal loro collegamento all'ordi-namento giuridico di uno Stato, il criterio del domicilio fiscale nel territorio nazionale per la concessione di un' eventuale maggiorazione di rimborso delle imposte non dovute rischia di danneggiare in particolare le società che hanno sede in altri Stati membri, poiché, nella maggior parte dei casi, saranno queste ultime ad avere il domicilio fiscale fuori dal territorio dello Stato membro di cui trattasi. |
04/11/2009 |
23322 |
Corte Cassazione |
Giurisdizione Civile - Giurisdizione Ordinaria e Amministrativa - Servizio di "car valeting" in area antistante un aeroporto - Affidamento in subconcessione ad opera di società a capitale prevalentemente pubblico concessionaria dei servizi aeroportuali - Mancata adozione della procedura di evidenza pubblica - Domanda di annullamento e risarcimento del danno - Giurisdizione del giudice amministrativo - Sussistenza - Fondamento. |
07/10/1999 |
384 |
Corte Costituzionale |
Giudizio di legittimità costituzionale della legge della Regione Marche, riapprovata il 28 ottobre 1997 (Norme per l'attività agrituristica e per il turismo rurale. |
22/12/2009 |
______________ |
Altre Autorità |
Giudice di Pace di Napoli - 22 dicembre 2009 - responsabilità to per danno esistenziale. |
02/07/2003 |
11811 |
Altre Autorità |
Giudice di Pace di Milano. Nel caso di turista disabile, la mancanza delle qualità promesse sul catalogo costituisce inadempimento anche in ragione della violazione degli obblighi informativi che la legge pone a carico dell’organizzatore del pacchetto tutto compreso; all’inadempimento consegue la condanna alla parziale restituzione delle somme versate oltre al risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata. |
25/02/2009 |
648 |
Altre Autorità |
Giudice di Pace di Cerignola - contratto di viaggio - decadenza. |
07/02/2007 |
934 |
Altre Autorità |
Giudice di Pace Casoria (Na), sentenza 07.02.2007 n° 934
Nei casi in cui venga proposto l’imbarco su un volo per un aeroporto di destinazione diverso da quello precedentemente prenotato, la compagnia è tenuta a sostenere le spese di trasferimento dei passeggeri dall’aeroporto di arrivo a quello per il quale era stata effettuata la prenotazione. |
20/01/2010 |
399 |
Altre Autorità |
Giudice di pace Bari, n. 399/2010, “Risarcito il danno morale d aritardo nella consegna del bagaglio”. A causa dell’inconveniente esposto, il Sig. D.D. ha subito non solo un danno patrimoniale dipeso dall’ingiustificato e prolungato ritardo con cui la compagnia A. ha provveduto alla riconsegna del bagaglio, rendendo improduttiva la trasferta organizzata e sprecando le spese sostenute, ma, altresì, ha procurato all’attore un danno morale per l’ansia e l’irritazione cagionata dalla vicissitudine dell’inconveniente e dalla necessità di dover nel contempo far fronte agli impegni lavorativi. La causa dei danni è oggettivamente ed unicamente addebitabile alla compagnia aerea, la quale non solo gli aveva imposto di introdurre nel proprio bagaglio, “...per motivi di sicurezza...” finanche l’apparecchio CPAP relativo alla respirazione, ma gli aveva, altresì, garantito un rapido rinvenimento del bagaglio, inducendolo a confidare nel reperimento dello stesso prima di affrontare i suoi incontri di lavoro. La ritardata consegna del bagaglio in questione ha, pertanto, pregiudicato l’attività lavorativa dell’istante, non solo perché esso conteneva componenti essenziali dell’attività, quali documenti, cartelle dei fornitori, prodotti di rappresentanza e campionari, ma, anche perché ne ha limitato la libertà di movimento, vincolando il soggetto a far dipendere la prosecuzione o la più proficua realizzazione della sua attività dalla speranzosa attesa di vedersi a breve restituire il bagaglio. Detto ritardo ha viepiù procurato un danno morale per lo stato di apprensione con cui l’istante ha dovuto affrontare il contrattempo, non dipeso dalla sua volontà, e lo stress accumulato tra l’attesa impostagli e l’incombenza degli impegni. Uno stato d’animo, questo, che un soggetto iperteso dovrebbe sempre evitare, maggiormente quando i medicinali di cui necessita non sono a portata di mano. |
08/02/2012 |
1769 |
Corte Cassazione |
Gite scolastiche: la scuola deve valutare, in sede di organizzazione del viaggio e successivamente sul posto, l’assenza di rischi o di pericoli per gli studenti nelle strutture ricettive e nei mezzi di trasposto prescelti. |
03/05/2010 |
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Altre Autorità |
G.d.P. di Pozzuoli. La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell'art. 1463 Codice Civile, può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio sinallagmatico, e cioè sia dalla parte la cui prestazione sia divenuta impossibile sia da quella la cui prestazione sia rimasta possibile. In particolare, l'impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l'esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l'utilizzazione della prestazione della controparte, quando tale impossibilità sia comunque non imputabile al creditore e il suo interesse a riceverla sia venuto meno, verificandosi in tal caso la sopravvenuta irrealizzabilità della finalità essenziale in cui consiste la causa concreta del contratto e la conseguente estinzione dell'obbligazione. |
12/03/2010 |
6048 |
Corte Cassazione |
Furto di una autovettura subito dall’ospite di un Hotel che aveva consegnato in custodia le chiavi del veicolo al portiere. |
22/05/2011 |
C 294/10 |
Corte Giustizia Europea |
Esonero obbligo di compensazione pecuniaria dei passeggeri per annullamento del volo per circostanze eccezionali. Attuazione da parte del vettore aereo delle misure per ovviare a circostanze eccezionali. Pianificazione di risorse per garantire il volo dopo che sono venute meno siffatte circostanze. |
22/07/2010 |
278 |
Corte Costituzionale |
Edilizia e urbanistica - Turismo - Strutture turistico-ricettive all'aperto (campeggi) - Installazioni e rimessaggi dei mezzi mobili di pernottamento - Possibilità di collocazione permanente senza previsione di un termine per la rimozione - Esclusione che si tratti di attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici - Lamentata adozione di normativa puntuale e analitica nella materia concorrente del governo del territorio, nonché incidenza sulla materia del turismo riservata alla Regione. Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - inammissibilità - estinzione del processo. |
17/02/2010 |
901 |
Consiglio di Stato |
E' legittimo il provvedimento della Soprintendenza recante annullamento del nulla osta paesaggistico rilasciato dal Comune ad una Parrocchia per la realizzazione di un fabbricato da adibire a casa canonica e locali di ministero pastorale, avendo tali opere - secondo provvedimento di annullamento impugnato - "destinazione ricreativa o residenziale" (la prima quanto ai locali per incontri e aggregazioni, la seconda per la casa canonica). Tali opere non potrebbero perciò considerarsi rietranti tra la c.d. opere di urbanizzazione secondaria e "attrezzature religiose ", con conseguente loro riferibilità alla categoria dei locali "a destinazione d'uso ricreativo o residenziale", di cui è vietata la costruzione - nel caso di specie - ai sensi dell'art. 14, punto 4 del Piano Territoriale Paesistico vigente. |
31/05/2011 |
3315 |
Consiglio di Stato |
Divieto modifica destinazione d'uso da rsidence turistico-alberghiero ad appartamenti per vacanze. |
14/10/2010 |
7505 |
Consiglio di Stato |
Disciplina prevista dall’art. 49 del cod. nav. per l’accessione delle opere nel caso di cessazione della concessione demaniale marittima e sui criteri di adeguamento di canoni concessori nel caso di pontile di pertinenza di un ristorante. |
06/11/1998 |
362 |
Corte Costituzionale |
Disciplina dell'attività e dei servizi concernenti viaggi e soggiorni. Ordinamento amministrativo delle agenzie di viaggio e turismo e delega alle Province. |
15/11/2000 |
527 |
Corte Costituzionale |
Disciplina dei campeggi. |
15/06/2009 |
24666 |
Corte Cassazione |
Diritto Urbanistico - Modifica della destinazione d’uso da alberghiera a residenziale - Reato di lottizzazione abusiva - Configurabilità - Presupposti. In materia urbanistica, il reato di lottizzazione abusiva mediante modifica della destinazione d'uso da alberghiera a residenziale è configurabile anche nell'ipotesi in cui lo strumento urbanistico generale consenta l'utilizzo della zona ai fini residenziali. E ciò può avvenire in due casi: a) quando il complesso alberghiero sia stato edificato alla stregua di previsioni derogatorie non estensibili ad immobili residenziali; b) quando la destinazione d'uso residenziale comporti un incremento degli "standards" richiesti per l'edificazione alberghiera e tali "standars" aggiuntivi non risultino reperibili ovvero reperiti in concreto (Cass. Sez. 3, 7/03/08 n. 24096). |
14/01/2010 |
1646 |
Corte Cassazione |
Diritto Urbanistico - Beni Culturali ed Ambientali - Strutture turistico ricettive - Installazione di mezzi mobili in assenza di permesso di costruire - Attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici - Esclusione - Presupposti - Disciplina applicabile - Art. 3, comma 9, L. n. 99/09 - Art. 44, lett. c); 181 d. lgs. n. 42/04. Ai sensi dell'art. 3, comma 9, della legge n. 99/09, non costituiscono in alcun caso attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici, anche in assenza di permesso di costruire, le installazioni e i rimessaggi dei mezzi mobili di pernottamento, anche se collocati in modo permanentemente, per l'esercizio dell'attività e dell'offerta di servizi turistici, entro il perimetro delle strutture turistico-ricettive regolarmente autorizzate, purché ottemperino alle specifiche condizioni strutturali e di mobilità stabilite dagli ordinamenti regionali. (annulla l'ordinanza del 25.06.2009 con rinvio al Tribunale di Fermo). |
21/03/2012 |
C-162/10 |
Corte Giustizia Europea |
Diritto d'autore e diritti connessi - Direttiva 2006/115/CE - Articoli 8 e 10 - Nozioni di "utente" e di "comunicazione al pubblico" - Diffusione di fonogramimi per mezzo di apparecchi telecisivi o radio installati nelle camere di albergo. |
06/05/2010 |
C 63/09 |
Corte Giustizia Europea |
Diritto comunitario, diritto dei trasporti e della navigazione, diritto della responsabilità civile e del risarcimento danni: nel trasporto aereo la nozione di danno per la limitazione di responsabilità comprende anche quello morale. Trasporti aerei – Convenzione di Montreal – Responsabilità dei vettori in materia di bagagli consegnati – Art. 22, n. 2 – Limitazioni di responsabilità in caso di distruzione, perdita, deterioramento o ritardo di bagagli – Nozione di “danno” – Danni materiali e morali. |
16/05/2002 |
C-142/01 |
Corte Giustizia Europea |
Direttiva 92/51/CEE - Sistema di riconoscimento della formazione professionale - Maestro di sci». |
18/04/2011 |
2380 |
Consiglio di Stato |
Diniego di rinnovo concessioni demaniali marittime. |
25/09/2009 |
5765 |
Consiglio di Stato |
Diniego di concessione demaniale marittima. |
22/01/2002 |
707 |
Corte Cassazione |
Differenza tra contratto d'albergo e contratto di locazione. |
14/02/2011 |
3665 |
Corte Cassazione |
Demanio. Estensione del regime di governance pubblica ai beni comunque caratterizzati da un godimento collettivo. Diretta applicabilita' delle norme costituzionali (artt. 2, 9 e 42 Cost.) dalle quali si ricava il principio della tutela della umana personalita' e del suo corretto svolgimento nello Stato sociale, anche nello ambito del paesaggio, con specifico riferimento non solo ai beni costituenti, per classificazione legislativa codicistica, il demanio e il patrimonio oggetto della proprieta' dello Stato, ma anche riguardo a quei beni che, indipendentemente da una preventiva individuazione da parte del legislatore, per loro intrinseca natura o finalizzazione, risultino funzionali al perseguimento e al soddisfacimento degli interessi della collettivita' e che, per tale loro destinazione alla realizzazione dello Stato sociale, devono ritenersi comuni, prescindendo dal titolo di proprieta'. |
22/10/2009 |
22441 |
Corte Cassazione |
Demanio Statale - Marittimo - Occupazione anticipata di zona demaniale - Realizzazione di opere inamovibili - Mancato rilascio della concessione - Conseguenze - Rimozione delle opere - Facoltà dell'occupante - Esclusione - Fondamento. |
09/02/2011 |
868 |
Consiglio di Stato |
Demanio marittimo: possibile la sdemanializzazione tacita? Il prolungato disuso di un bene demaniale da parte dell'amministrazione titolare del bene stesso puo' comportarne la sua sdemanializzazione tacita? |
11/05/2009 |
10817 |
Corte Cassazione |
Demanio Marittimo – Arenile – Ricomprensione – Sdemanializzaione Tacita – Inammissibilità. Nel demanio marittimo è incluso, oltre il lido del mare e la spiaggia, anche l'arenile, ovvero quel tratto di terraferma che risulti relitto dal naturale ritirarsi delle acque, e la sua natura demaniale - derivante dalla corrispondenza con uno dei beni normativamente definiti negli artt. 822 cod. civ. e 28 cod. nav. - permane anche qualora una parte di esso sia stata utilizzata per realizzare una strada pubblica, non implicando tale evento la sua sdemanializzazione, così come la sua attitudine a realizzare i pubblici usi del mare non può venir meno per il semplice fatto che un privato abbia iniziato ad esercitare su di esso un potere di fatto, realizzandovi opere e manufatti (oltretutto senza il permesso della competente Pubblica Amministrazione, come verificatosi nella specie). Del resto, per i beni appartenenti al demanio marittimo, non è possibile che la sdemanializzazione sia realizzabile in forma tacita, risultando necessaria, ai sensi dell'art. 35 cod. nav., l'adozione di un espresso e formale provvedimento della competente autorità amministrativa, avente carattere costitutivo. |
17/12/2007 |
6468 |
Consiglio di Stato |
Demanio marittimo ad uso turistico-ricettivo: concorso di più domande di concessione e diritto di insistenza. |
05/06/2007 |
21809 |
Corte Cassazione |
Demanio marittimo - Reato di abusiva occupazione di spazio demaniale - Configurabilità - Sussistenza - Preventiva ordinanza di sgombero - Necessità - Esclusione - Sospensione cautelare - Irrilevanza - Fattispecie: realizzazione di pontile in legno e ferro. In tema di tutela del demanio, per la configurabilità del reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo non è necessaria la preventiva emanazione dell'ordinanza di sgombero da parte della competente autorità, poichè il reato è integrato dalla mera occupazione dello spazio demaniale in difetto di titolo concessorio. (In applicazione del principio di cui sopra, la Corte ha escluso che l'intervenuta sospensione cautelare dell'ordinanza produca effetti giuridici favorevoli per l'imputato). |
02/05/2007 |
16570 |
Corte Cassazione |
Demanio marittimo - Occupazione oltre la scadenza del termine di autorizzazione - Reato di cui agli artt. 54 e 1161 cod. nav. - Configurabilità. Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo si configura anche in caso di occupazione protrattasi oltre la scadenza del titolo, atteso che va qualificata come arbitraria qualsiasi occupazione di spazio demaniale marittimo in assenza di un valido titolo concessorio. |
18/11/2008 |
370 |
Corte Costituzionale |
Demanio e patrimonio marittimo dello Stato e delle Regioni - Legge della Regione Molise - Disciplina delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone di mare territoriale - Aree demaniali marittime della costiera molisana e delle antistanti zone del mare territoriale ricomprese nel Comune di Termoli, litorale sud - Individuazione e delimitazione - Criteri - Individuazione di tali aree tramite la linea di demarcazione determinata con verbale dell'11.12.84 della Capitaneria di porto di Pescara. |
27/07/2011 |
251 |
Corte Costituzionale |
Demanio e patrimonio dello Stato e delle Regioni. Norme della Regione Siciliana. Proroga delle concessioni-contratto per gli operatori economici danneggiati dai fenomeni vulcanici del monte Etna. Ricorso del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana. Dispositivo: cessata materia del contendere. |