Sentenze nazionali

Raccolta di documenti relativi le sentenze. Documenti trovati: 292.

Sotto sezioni sentenze disponibili: tutte, Europee e Nazionali.

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Data   Numero   Autorità Titolo  
24/02/1987 1929 Corte Cassazione L’agente di viaggio, anche quando si limiti ad agire come mandatari, senza obbligarsi all’organizzazione del soggiorno, è responsabile verso il turista per non avergli fornito tutte le informazioni circa gli eventuali impedimenti all’accesso nel Paese straniero di destinazione. Tale responsabilità si fonda sull’art. 1710, 2° comma c.c. in base al quale il mandatario è tenuto a rendere note al mandante le circostanze che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato e sull’art.2 r.d. 23 novembre 1936 n. 2523 convertito in l. 30 dicembre 1937 n. 2650, che annovera tra le attività proprie delle agenzie di viaggio e turismo “le informazioni di ogni genere in materia turistica”.
06/07/1989 372 Corte Costituzionale In materia di formazione professionale, la definizione dei programmi e l'organizzazione dei corsi spetta alla sfera delle attribuzioni regionali, salva la presenza di possibili forme di coordinamento e controllo centrale.
02/11/1992 11859 Corte Cassazione Locazione di cose: alberghi pensioni e locande.
28/11/1994 10158 Corte Cassazione Contratto di albergo e contratto a favore di tezo.
17/03/1995 3115 Corte Cassazione Contratto di albergo e contratto a favore di terzi per persona da nominare.
18/07/1997 242 Corte Costituzionale La determinazione delle aree demaniali escluse dalla competenza regionale è un procedimento volto tipicamente alla delimitazione in concreto e alla composizione di interessi facenti capo rispettivamente ad attribuzioni statali e ad attribuzioni regionali: coerentemente pertanto il legislatore ha previsto un procedimento destinato bensì a sfociare in un atto delle autorità centrali di governo, ma nel cui ambito si colloca, a presidio degli specifici interessi regionali coinvolti, un parere obbligatorio, benché non vincolante, delle Regioni Interessate. Tale partecipazione procedimentale rappresenta la modalità concreta con cui si realizza, nel caso, il contemperamento dei diveri interessi e, dunque, una modalità di concorso e di confronto che deve rispondere al canone costituzionale della leale cooperazione. La partecipazione regionale al procedimento, di cui la legge stabilisce le modalità, è perciò costituzionalmente indefettibile, deve essere resa effettivamente e non solo formalmente possibile,e il procedimento governativo deve tener conto dei risultati di tale partecipazione.
24/07/1998 332 Corte Costituzionale La Corte Costituzionale dichiara che non spetta alla Regione Siciliana il potere di sottoscrivere l’accordo di cooperazione nel campo del turismo.
06/11/1998 362 Corte Costituzionale Disciplina dell'attività e dei servizi concernenti viaggi e soggiorni. Ordinamento amministrativo delle agenzie di viaggio e turismo e delega alle Province.
14/05/1999 4763 Corte Cassazione Servizi nelle strutture ricettive alberghiere.
07/10/1999 384 Corte Costituzionale Giudizio di legittimità costituzionale della legge della Regione Marche, riapprovata il 28 ottobre 1997 (Norme per l'attività agrituristica e per il turismo rurale.
21/07/2000 322 Corte Costituzionale Concessione porti turistici.
24/07/2000 9662 Corte Cassazione L’albergo si era obbligato verso una società sia all'esecuzione di prestazioni alberghiere propriamente dette (centodieci camere d'albergo e servizi accessori relativi) sia a concedere la disponibilità del Centro Congressi esistente presso l’albergo (tre sale congressuali attrezzate con strumenti audiovisivi, servizi telefonici, locali per uffici, sale per riunioni, zona espositiva per stands, servizio bar, ristorante, discoteca, servizi igienici, parcheggio); ed ha ritenuto che quello intercorso tra le parti fosse un contratto misto, di albergo e di appalto di servizi, la cui disciplina giuridica doveva essere individuata in quella dell’appalto di servizi, data la prevalenza anche dal punto di vista economico della causa di quest'ultimo.
15/11/2000 527 Corte Costituzionale Disciplina dei campeggi.
11/01/2001 330 Corte Cassazione Locazione di cose: alberghi pensioni e locande.
21/03/2001 54 Corte Costituzionale Illegittimità costituzionale dell'art. 6, comma 1, della legge della Regione Sardegna 13 luglio 1988, n. 13 (Disciplina in Sardegna delle agenzie di viaggio e turismo), nella parte in cui subordina l'apertura di succursali e filiali delle agenzie di viaggio e turismo al conseguimento di autorizzazione dell'assessore regionale del turismo, con le modalità e condizioni stabilite per l'apertura delle agenzie.
08/05/2001 179 Corte Cassazione In presenza di un danno economico subito da un ente pubblico territoriale a causa del comportamento di un suo amministratore, si verte in tema di danno erariale devoluto alla giurisdizione della Corte dei Conti. Quando viene denunciato il pregiudizio al “fascino paesaggistico” per la sua incidenza, economicamente valutabile, sull’afflusso turistico; la giurisdizione di questo danno appartiene alla Corte dei Conti trattandosi di danno conseguente alla perdita di prestigio e al detrimento della personalità e credibilità dell’ente territoriale che, se pure non comporta una menomazione patrimoniale diretta, è tuttavia anch’esso suscettibile di valutazione economica sotto il profilo della spesa necessaria al ripristino del bene giuridico leso.
26/07/2001 10187 Corte Cassazione Vendita alimenti ed agriturismo.
26/07/2001 10187 Corte Cassazione Agriturismo: il caso del titolare di un'azienda agrituristica che vendeva i prodotti della propria azienda anche a persone che non usufruivano nè di servizi alberghieri, nè di quelli di ristorazione offerti dalla struttura e, quindi, fuori dall'ipotesi della struttura consentita ("consumazione sul posto" dei prodotti dell'azienda), ai fini della qualificazione dell'attività come connessa.
31/10/2001 339 Corte Costituzionale Agenzie di viaggi e turismo.
22/01/2002 707 Corte Cassazione Differenza tra contratto d'albergo e contratto di locazione.
10/05/2002 190 Corte Costituzionale Agenzie di viaggio e turismo.
29/10/2002 5913 Consiglio di Stato L’art. 16, legge n. 765/1967, prevede un potere di deroga alle prescrizioni degli strumenti urbanistici per manufatti sia pubblici, e cioè gestiti da enti pubblici, che di interesse pubblico, ossia gestiti da titolari indifferentemente pubblici o privati, ma destinati a soddisfare comunque generali esigenze della collettività di tipo economico, culturale, industriale, igienico, religioso o turistico-alberghiero.
28/11/2002 16868 Corte Cassazione Contratto di viaggio turistico – Rapporto tra viaggiatore e organizzatore di viaggi e tra viaggiatore e agente/intermediario di viaggio – Obblighi del viaggiatore Il contratto di organizzazione di viaggio concluso da un agente intermediario per il viaggiatore dà luogo ad un rapporto diretto tra viaggiatore e organizzatore di viaggi, ma tra il viaggiatore e l’intermediario che faccia constare tale sua qualità nei documenti di viaggio sorge anche un contratto di mandato caratterizzato da poteri di rappresentanza. Pertanto il viaggiatore è tenuto, ex art. 1719 cod. civ. a somministrare all’intermediario i mezzi necessari per l’esecuzione del mandato e qualora l’agente, in forza di questo rapporto, assuma l’obbligo verso l’organizzatore del pagamento del corrispettivo e delle penali per l’annullamento del viaggio, il viaggiatore è tenuto a rimborsargli i fondi eventualmente anticipati per tali pagamenti.
03/12/2002 17167 Corte Cassazione L'attività di affittacamere, pur differenziandosi da quella alberghiera per le sue modeste dimensioni, presenta natura a quest'ultima analoga, comportando, non diversamente dall'esercizio di un albergo, un'attività imprenditoriale, un'azienda ed il contatto diretto con il pubblico. (Nel fare applicazione del suindicato principio, la S.C. ha rigettato le doglianze del ricorrente, il quale, nella qualità di locatore, si doleva dei parametri di riferimento utilizzati dal giudice di merito ai fini della valutazione dell'avvenuta conoscenza - o meno - da parte dello stesso locatore, della modificazione della destinazione d'uso operata dal conduttore in un contratto avente originaria destinazione "abitativa").
03/12/2002 17150 Corte Cassazione Il contratto di albergo si conclude nel momento in cui l'albergatore viene a conoscenza dell'accettazione espressa o tacita del cliente; a tal fine rileva, quale accettazione dell'offerta, anche la prenotazione effettuata per un periodo futuro, la quale dà luogo alla conclusione di un contratto sottoposto alla condizione sospensiva della disponibilità della stanza. La revoca della prenotazione da parte del cliente integra unilaterale sottrazione al vincolo contrattuale e determina l'obbligazione di tenere indenne della perdita subita l'albergatore che non abbia effettivamente utilizzato la camera per il periodo prenotato; ove tale prenotazione sia stata effettuata tramite un mandatario, il rinunziante deve tenere indenne quest'ultimo di quanto pagato all'albergatore per le perdite subite, purché tale pagamento possa considerarsi effettuato in esecuzione dei doveri di diligenza del mandatario, e cioè previa informazione del rinunziante circa le richieste dell'albergatore e previo accertamento della mancata utilizzazione della stanza da parte del medesimo. E' comunque escluso che, se debbano essere forniti anche prestazioni accessorie, le dette perdite possano coincidere con il prezzo del mancato soggiorno, dovendo detrarsi da questo l'importo dei servizi non resi. La valutazione delle risultanze della prova testimoniale, il giudizio sull'attendibilità dei testi e sulla credibilità di alcuni invece che di altri, come la scelta, tra varie risultanze probatorie, di quelle ritenute più idonee a sorreggere la motivazione, involgono apprezzamenti di fatto riservati al giudice di merito: questo non incontra altro limite che quello di indicare le ragioni del proprio convincimento.
04/12/2002 511 Corte Costituzionale Concessione per la realizzazione e la gestione di un porto turistico. Autorità competente.
08/04/2003 5514 Corte Cassazione Trasporto marittimo e responsabilità del vettore.
09/05/2003 150 Corte Costituzionale Richiesta di indennità per abusiva occupazione del demanio marittimo e di rilascio degli immobili ivi costruiti.
05/06/2003 197 Corte Costituzionale Non è ammissibile la questione di legittimità costituzionale relativa alla legge 29.3.01, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, dal momento che, prima dell’entrata in vigore della legge costituzionale n. 3/01, la legge impugnata non aveva di fatto prodotto effetti lesivi delle attribuzioni regionali, causa la mancata adozione del relativo decreto attuativo. Successivamente all’entrata in vigore del Titolo V, viceversa, la persistenza nell’ordinamento delle disposizioni impugnate non compromette la competenza delle Regioni a dettare una disciplina esclusiva nel settore del turismo, che può anche essere sostitutiva di quella statale.
02/07/2003 11811 Altre Autorità Giudice di Pace di Milano. Nel caso di turista disabile, la mancanza delle qualità promesse sul catalogo costituisce inadempimento anche in ragione della violazione degli obblighi informativi che la legge pone a carico dell’organizzatore del pacchetto tutto compreso; all’inadempimento consegue la condanna alla parziale restituzione delle somme versate oltre al risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata.
09/07/2003 17041 Corte Cassazione Danno da vacanza rovinata per cattivo tempo.
07/08/2003 4568 Consiglio di Stato Realizzazione di opere in parco nazionale - approvazione del progetto in variante allo strumento urbanistico - conferenza di servizi - necessità.
09/09/2003 13158 Corte Cassazione Danneggiamento bagaglio.
23/10/2003 16090 Corte Cassazione In tema di contratto di viaggio turistico, l’organizzatore di viaggi è tenuto a tutelare con ogni possibile mezzo «i diritti e gli interessi» dei viaggiatori ad esso affidati, rispondendo direttamente del fatto colposo dell’ausiliare nell’esercizio delle sue mansioni, salvo che non provi di aver adottato tutte le ordinarie misure suggerite dalla comune prudenza e diligenza come idonee ad impedire il danno.
11/11/2003 16954 Corte Cassazione Danni da ritardo treno.
05/12/2003 18651 Corte Cassazione Rapina in albergo e responsabilità dell'albergatore. In analogia a quanto si verifica in tema di responsabilità del vettore per la perdita delle cose consegnategli per il trasporto qualora le stesse vengano sottratte a causa di una rapina, anche la sottrazione con violenza o minaccia delle cose depositate dal cliente in albergo può imputarsi alla forza maggiore, idonea ad escludere la responsabilità dell'albergatore, solo quando le comprovate circostanze di tempo e di luogo in cui la sottrazione stessa ebbe a verificarsi siano state tali da renderla assolutamente imprevedibile ed inevitabile.
23/12/2003 19769 Corte Cassazione In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario (nella specie: per furto notturno mediante narcosi indotta da ignoti), sorge, a carico di quest'ultimo, l'obbligazione del risarcimento del danno, intesa - trattandosi di obbligazione di valore - a rimettere il depositante nella stessa condizione economica in cui si sarebbe trovato se la restituzione in natura fosse stata eseguita, il che implica la rivalutazione dell'equivalente pecuniario del bene sottratto fino alla data della decisione definitiva; qualora invece la cosa depositata in albergo costituisca una somma di danaro, l'inadempimento dell'obbligo contrattuale di custodire e restituire la stessa somma di denaro non trasforma una tipica obbligazione pecuniaria in un'obbligazione di valore, sicché il regime del risarcimento dei danni è regolato dall'art. 1224 c.c., a norma del quale sono dovuti i soli interessi legali, mentre il maggior danno rispetto a detti interessi (eventualmente da svalutazione) è dovuto solo se provato e nei limiti in cui ecceda quanto coperto dagli interessi legali.
30/12/2003 375 Corte Costituzionale Materia di agenzia di viaggi e turismo.
22/06/2004 11600 Corte Cassazione Con riferimento alla locazione di terreni da adibire a campeggi, non è applicabile il più lungo termine di durata non inferiore a nove anni stabilito dal terzo comma dell'art. 27 della legge n. 392 del 1978 per la diversa ipotesi della locazione di immobili urbani adibiti ad attività alberghiera.
29/07/2004 286 Corte Costituzionale Pronuncia in materia di potere dello Stato di fissare i canoni di concessione di uso di beni demaniali.
27/10/2004 20787 Corte Cassazione Nel contratto di viaggio turistico, il viaggiatore, dal quale l'organizzatore del viaggio pretenda il pagamento del prezzo convenuto o il saldo di esso, non può opporre all'organizzato di aver ottenuto dal terzo, obbligato alla prestazione del servizio, il rimborso di quanto da lui pagato perché il servizio non è stato prestato (nel caso di specie, volo aereo annullato per condizioni metereologiche contrarie), ma, ove risulti che il terzo è obbligato nei suoi confronti, può agire soltanto in ripetizione.
09/11/2004 21343 Corte Cassazione Dal contratto di organizzazione di viaggio regolamentato dal D.Lgs. n. 111 del 1995 scaturisce in capo all'operatore turistico un'obbligazione non di mezzi ma di risultato, per cui, in caso di inadempimento o di inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico, è a carico dello stesso operatore l'allegazione o la dimostrazione che il mancato o inesatto adempimento sono stati determinati da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, che può consistere soltanto, secondo quanto prevede l'art. 17 del predetto D.Lgs., nel fatto del terzo a carattere imprevedibile o inevitabile, ovvero nel caso fortuito o nella forza maggiore.
20/01/2005 1150 Corte Cassazione Contratto di albergo e negozio a favore di terzi.
25/01/2005 168 Consiglio di Stato Anche i procedimenti tendenti al conferimento di una concessione di area demaniale marittima debbono ritenersi sottoposti ai principi di evidenza pubblica, dato che, in base alle norme comunitarie, presupposto sufficiente affinché si applichino i predetti principi è la circostanza che con la concessione di area demaniale marittima si fornisca un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato, tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai principi di trasparenza e non discriminazione. La sottoposizione delle concessioni di servizi al principio di non discriminazione, in particolare in base alla nazionalità, è stato confermato anche dalla giurisprudenza comunitaria, che ha precisato come l’obbligo di trasparenza a cui sono tenute le amministrazioni consiste nel garantire, in favore di ogni potenziale offerente, un adeguato livello di pubblicità che consenta l’apertura degli appalti dei servizi alla concorrenza nonché il controllo sull’imparzialità delle procedure di aggiudicazione (Corte di giustizia, sentenza 7 dicembre 2000, causa C-324/98, cit., considerato n. 62)”.
28/01/2005 50 Corte Costituzionale In materia di formazione professionale, la definizione dei programmi e l'organizzazione dei corsi spetta alla sfera delle attribuzioni regionali, salva la presenza di possibili forme di coordinamento e controllo centrale.
10/02/2005 2713 Corte Cassazione Responsabilità solidale tra agenzia di viaggi ed il tour operator.
10/02/2005 2706 Corte Cassazione In una pista da sci frequentata da utenti dei più diversi livelli di capacità tecniche, la perdita dell'equilibrio, ed i movimenti incontrollati che essa comporta, è fatto prevedibile che rende pericolosi tutti gli ostacoli che vi siano eventualmente apposti e che è alla stregua di queste peculiari caratteristiche che, indipendentemente dalla previsione normativa di specifiche cautele, solo recentemente imposte dalla Legge 24 dicembre 2003 n. 363, avrebbe dovuto essere verificata la presenza o meno di una colpa nella scelta operata sulla convenienza della costruzione artificiale e, soprattutto, sulla necessità o meno di particolari protezioni delle sue strutture rigide. Il principio del neminem ladere, che impone un generale dovere di adottare le misure necessarie per evitare che dalla propria attività possano derivare danni ai terzi, richiede, infatti, la concreta valutazione delle condizioni ambientali e dei fattori naturali che caratterizzano la realtà fisica sulla quale incide il comportamento imputabile dell'uomo.
08/03/2005 5007 Corte Cassazione Competenza e giurisdizione civile — Foro esclusivo del consumatore — Contratti di viaggio — Definizione di consumatore (C. c. art. 1469 bis, 3° comma, n. 19; C. p. c. artt. 18, 19, 20). L’art. 1469 bis, 3° comma, n. 19, nel presumere la vessatorietà della clausola di un contratto stipulato tra un consumatore e un professionista, che stabilisca, come sede del foro competente per le relative controversie, una località diversa da quella di residenza o domicilio elettivo del consumatore, ha introdotto un foro esclusivo speciale, operante anche in assenza di una specifica clausola che in tal senso disponga e derogabile dalle parti solo con trattativa individuale (1).
01/04/2005 6884 Corte Cassazione Agriturismo: la sentenza in commento ha escluso dalla soggezione all'imposta comunale sugli immobili tutte le costruzioni strumentali alle attività agricole di cui all'articolo 29 del t.u.i.r., ovvero destinate all'agriturismo, assegnando rilievo soltanto alla destinazione ad una delle finalità indicate.
28/04/2005 8849 Corte Cassazione Impresa agricola. La nozione d'imprenditore agricolo contenuta nell'art. 2135 c.c., alla quale occorre fare riferimento per il richiamo contenuto nell'art. 1 legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) - nel testo (applicabile nella specie "ratione temporis") precedente alla modifica introdotta dal D.Lgs. n. 228 del 2001, che ha innovato la pregressa nozione allo scopo di rafforzare la posizione imprenditoriale dell'operatore agricolo, soprattutto per le attività connesse -, presuppone che l'attività economica ruoti attorno al "fattore terra", con la conseguenza che deve ritenersi estranea all'attività agricola l'attività di realizzazione e gestione di villaggi turistici, la gestione, locazione e vendita d'appartamenti, bungalows, alberghi e sale di convegni (in applicazione del principio, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza impugnata, che aveva escluso la qualità d'imprenditore agricolo del ricorrente, sottolineando che, peraltro, l'attività sopra precisata non era neppure riconducibile a quella di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale prevista dall'art. 2135 c.c., nel testo modificato dal D.Lgs. n. 228/2001 citato).

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