Sentenze complete

Raccolta di documenti relativi le sentenze. Documenti trovati: 324.

Sotto sezioni sentenze disponibili: tutte, Europee e Nazionali.

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Data   Numero   Autorità Titolo  
30/04/2002 C-400/00 Corte Giustizia Europea Nella formula di viaggio "tutto compreso" rientra anche il viaggio "su misura", vale a dire quello organizzato su domanda del consumatore o di un ristretto gruppo di clienti, tenendo conto delle loro specifiche richieste. Dunque, anche a chi acquista un pacchetto in agenzia, modificando la proposta iniziale, e integrandola in base ai propri desideri, si deve riconoscere il regime di tutela previsto dalla direttiva Ue sulle vacanze e i circuiti tutto compreso.
24/07/2007 16315 Corte Cassazione Nel contratto di viaggio vacanza “tutto compreso” (c.d. “pacchetto turistico” o package), caratterizzato dalla prefissata combinazione di almeno due degli elementi costituiti dal trasporto, dall’alloggio e da servizi turistici agli stessi non accessori (itinerario, visite, escursioni con accompagnatori e guide turistiche, ecc.) costituenti parte significativa di tale contratto, con durata superiore alle 24 ore ovvero estendentesi per un periodo di tempo comportante almeno una notte, la "finalità turistica" (o "scopo di piacere") si sostanzia nell’interesse che lo stesso è funzionalmente volto a soddisfare, connotandone la causa concreta. La irrealizzabilità di tale finalità per sopravvenuto evento non imputabile alle parti determina, stante il venir meno dell’elemento funzionale dell’obbligazione costituito dall’interesse creditorio (art. 1174 c.c.), l’estinzione del contratto per sopravvenuta impossibilità di utilizzazione della prestazione, con esonero delle parti dalle rispettive obbligazioni.
27/10/2004 20787 Corte Cassazione Nel contratto di viaggio turistico, il viaggiatore, dal quale l'organizzatore del viaggio pretenda il pagamento del prezzo convenuto o il saldo di esso, non può opporre all'organizzato di aver ottenuto dal terzo, obbligato alla prestazione del servizio, il rimborso di quanto da lui pagato perché il servizio non è stato prestato (nel caso di specie, volo aereo annullato per condizioni metereologiche contrarie), ma, ove risulti che il terzo è obbligato nei suoi confronti, può agire soltanto in ripetizione.
05/08/2003 T-116/01 e T-118/01 Corte Giustizia Europea Nel caso di aiuti di Stato illegittimamente concessi, la Commissione, per dichiararli incompatibili, non è tenuta a dimostrare l'effetto reale che tali aiuti hanno avuto sulla concorrenza e sugli scambi fra Stati membri. Infatti, un siffatto obbligo si risolverebbe nel favorire gli Stati membri che versano aiuti in violazione dell'obbligo di notifica dell art. 88, n. 3, CE, a danno di quelli che notificano gli aiuti nella fase di progetto. Per accertare se aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori sono accordati senza discriminazioni determinate dall'origine dei prodotti, di modo che essi, in applicazione dell'art. 87, n. 2, lett. a), CE, possono essere considerati compatibili con il mercato comune, è necessario verificare se i detti consumatori beneficino di tali aiuti a prescindere da chi sia l'operatore economico che fornisce il prodotto o il servizio atto a perseguire l'obiettivo sociale invocato dallo Stato membro interessato.
05/03/2012 1230 Consiglio di Stato Natura giuridica dell’ACI.
26/09/2008 4661 Consiglio di Stato Natura giuridica degli alberghi, loro assimilabilità o meno agli impianti produttivi ed applicabilità o meno nei loro confronti del doppio limite previsto dall’art. 4 della L. n. 10/77 - v. ora l’art. 9 D.P.R. n. 380/01 - per l’edificazione in zona divenuta "bianca" a seguito della decadenza del vincolo.
30/12/2003 375 Corte Costituzionale Materia di agenzia di viaggi e turismo.
29/10/2002 5913 Consiglio di Stato L’art. 16, legge n. 765/1967, prevede un potere di deroga alle prescrizioni degli strumenti urbanistici per manufatti sia pubblici, e cioè gestiti da enti pubblici, che di interesse pubblico, ossia gestiti da titolari indifferentemente pubblici o privati, ma destinati a soddisfare comunque generali esigenze della collettività di tipo economico, culturale, industriale, igienico, religioso o turistico-alberghiero.
24/07/2000 9662 Corte Cassazione L’albergo si era obbligato verso una società sia all'esecuzione di prestazioni alberghiere propriamente dette (centodieci camere d'albergo e servizi accessori relativi) sia a concedere la disponibilità del Centro Congressi esistente presso l’albergo (tre sale congressuali attrezzate con strumenti audiovisivi, servizi telefonici, locali per uffici, sale per riunioni, zona espositiva per stands, servizio bar, ristorante, discoteca, servizi igienici, parcheggio); ed ha ritenuto che quello intercorso tra le parti fosse un contratto misto, di albergo e di appalto di servizi, la cui disciplina giuridica doveva essere individuata in quella dell’appalto di servizi, data la prevalenza anche dal punto di vista economico della causa di quest'ultimo.
24/02/1987 1929 Corte Cassazione L’agente di viaggio, anche quando si limiti ad agire come mandatari, senza obbligarsi all’organizzazione del soggiorno, è responsabile verso il turista per non avergli fornito tutte le informazioni circa gli eventuali impedimenti all’accesso nel Paese straniero di destinazione. Tale responsabilità si fonda sull’art. 1710, 2° comma c.c. in base al quale il mandatario è tenuto a rendere note al mandante le circostanze che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato e sull’art.2 r.d. 23 novembre 1936 n. 2523 convertito in l. 30 dicembre 1937 n. 2650, che annovera tra le attività proprie delle agenzie di viaggio e turismo “le informazioni di ogni genere in materia turistica”.
11/01/2001 330 Corte Cassazione Locazione di cose: alberghi pensioni e locande.
02/11/1992 11859 Corte Cassazione Locazione di cose: alberghi pensioni e locande.
17/11/2009 C-169/08 Corte Giustizia Europea Libera prestazione dei servizi – Aiuti di Stato – Normativa regionale che istituisce un’imposta sullo scalo turistico di aeromobili adibiti al trasporto privato di persone nonché di unità da diporto che grava unicamente sugli esercenti aventi il domicilio fiscale fuori dal territorio regionale.
05/10/2004 C-442/02 Corte Giustizia Europea Libera circolazione delle persone — Libertà di stabilimento — Enti creditizi — Normativa nazionale che vieta la remunerazione dei conti di deposito a vista — Inammissibilità — Giustificazione — Insussistenza (Art. 43 CE). L’art. 43 CE osta alla normativa di uno Stato membro che vieta ad un ente creditizio, filiale di una società di un altro Stato membro, di remunerare i conti di deposito a vista in euro, aperti da residenti nel primo Stato membro. Un divieto siffatto, che costituisce per le società di altri Stati membri un serio ostacolo all’esercizio delle loro attività tramite filiali, pregiudicando il loro accesso al mercato, si risolve, infatti, in una restrizione ai sensi dell’art. 43 CE. Tale restrizione non può essere giustificata da ragioni imperative di interesse pubblico attinenti alla tutela dei consumatori o all’incentivazione del risparmio a medio e a lungo termine, giacché va oltre quanto necessario per il raggiungimento di tali obiettivi.
19/08/2011 17399 Corte Cassazione Le comunita' appartenenti a ordini religiosi che accolgono ospiti dietro pagamento di un corrispettivo svolgono attivita' commerciale. Sono equiparate le attivita' ricettiva svolta dagli enti religiosi a quella propria delle imprese alberghiere.
18/09/2009 20095 Corte Cassazione La tassa prevista dall'art. 2 della Legge 20 aprile 1978 n. 153, avendo come presupposto il mero stazionamento in acque pubbliche di un natante, trova applicazione anche nel aso in cui lo stazionamento avvenga per la necessita' di eseguire lavori all'imbarcazione in uno specchio d'acqua oggetto di concessione in favore dell'impresa che gestisce il cantiere cui e' affidata la riparazione, essendo necessario,ai fini dell'esclusione dall'assoggettamento a tassazione, che lo stazionamento avvenga in una zona gia' sottratta all'uso generale, in conseguenza della concessione, mediante opere ed apposite limitazioni entro le quali si svolge l'attivita' cantieristica.
01/08/2008 20955 Corte Cassazione La Suprema Corte afferma, in tema di agevolazioni tributarie, che il carattere rurale degli immobili destinati ad attività agrituristiche non può essere riconosciuto senza l'iscrizione dell'agriturismo nell'apposito elenco regionale dei soggetti abilitati a svolgere tale attività, secondo quanto stabilito nel comma 3 bis dall'art. 9 d.L. n. 557/93, a cui si deve aggiungere anche l'autorizzazione comunale, come si evince dagli articoli 6, 7 e 8 della Legge n. 730/85. In base a tale assunto, i giudici hanno considerato corretto l'operato del giudice di prime cure che, stante il mancato inserimento degli immobili di cui è parola, nell'apposito elenco regionale, aveva considerato i medesimi non destinati ad attività di agriturismo.
03/11/2008 26422 Corte Cassazione La sottoscrizione dei pacchetti turistici. Qualora più persone intendano effettuare, negli stessi giorni, una vacanza insieme, raggiungendo la stessa località e pernottando negli stessi alberghi, non concludono tanti contratti distinti, ma un unico contratto, acquistando, cioè, un unico “pacchetto turistico”, relativo a più persone, sì che deve escludersi che ogni partecipante al viaggio deve apporre la propria sottoscrizione al contratto e alle condizioni generali che lo regolano.
15/04/2010 7109 Altre Autorità La Snav s.p.a. , operatore commerciale nel settore del trasporto marittimo, al fine di promuovere le proprie tariffe promozionali, articolava una campagna pubblicitaria basata su spot televisivi e radiofonici, inserzioni sulla stampa quotidiana e periodica e sul proprio sito web. Nella fattispecie sottoposta allo scrutinio del Tar, il problema preliminare che viene affrontato è se un differente risalto dato al prezzo base rispetto ad altri servizi accessori, pur costituenti parte integrante del pacchetto complessivo offerto (contratto di trasporto marittimo), possa o meno costituire una forma di pubblicità ingannevole. Il Tar Lazio, Sezione I, con la sentenza 15.04.2010, n. 7109, ritiene che al quesito debba darsi risposta affermativa, sebbene il profilo di ingannevolezza non presenti tratti di particolare gravità.
17/02/2009 902 Consiglio di Stato La sintesi del petitum dell’appellante si incentrava sul proprio diritto ad ottenere i rinnovo automatico della concessione demaniale marittima di sei anni in sei anni, salvo revoca prevista dall'art. 10 della legge 16/3/2001 n. 88.
20/12/2007 26958 Corte Cassazione La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell'art. 1463 c.c., può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatrio sinalagmatico, e cioè sia dalla parte la cui prestazione sia divenuta impossibile sia da quella la cui prestazione sia rimasta possibile. (Nella fattispecie, relativa ad un contratto di soggiorno alberghiero prenotato da due coniugi uno dei quali era deceduto improvvisamente il giorno precedente dell'inizio del viaggio, la S.C., enunciando l'enunciato principio, ha confermato la sentenza di merito con cui era stato dichiarato risolto il contratto per impossibilità sopravvenuta invocata cal cliente ed ha condannato l'albergatore a restituire quanto già ricevuto a titolo di pagamento della prestazione alberghiera).
11/07/2007 15468 Corte Cassazione La responsabilità dell'albergatore non è illimitata se il cliente non dismostra il nesso causale.
11/06/2012 22624 Corte Cassazione La proroga, sino al 31 dicembre 2015, di tutte le concessioni demaniali marittime in vigore al 31 dicembre 2009, con esclusione di tutte quelle non turistico-ricreative, non riguarda anche la nautica da diporto, non rientrando la stessa tra le attivita' turistico-ricreative, applicandosi la predetta proroga solo alle concessioni demaniali aventi ad oggetto i punti di ormeggio, intendendosi come tali i pontili galleggianti ed i gavitelli di ormeggio, attesa la prevalente valenza turistica di questi ultimi. Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio l'ordinanza del tribunale del riesame che aveva respinto l'appello del P.M., contro il rigetto di una richiesta di sequestro di alcuni pontili galleggianti adibiti ad esercizi commerciali, configurandosi il reato di cui agli artt. 54 e 1161 cod. nav..
03/12/2009 7547 Consiglio di Stato La disciplina del demanio marittimo non esclude affatto la titolarità dei poteri urbanistici demaniali: infatti, ai sensi del combinato disposto degli artt. 30 e 55 C.d.N. e 10, commi 2 e 3, L. 6.8.67, n. 765 (nonché dell'art. 4 L. n. 10/77 e dell'art. 31 L. 1150/42), da un lato si deve escludere l'incondizionata possibilità che gli strumenti ubanistici regolino i beni del demanio marittimo e, dall'altro, non è possibile sottrarre completamente alla disciplina urbanistica i terreni in esso rientranti.
18/07/1997 242 Corte Costituzionale La determinazione delle aree demaniali escluse dalla competenza regionale è un procedimento volto tipicamente alla delimitazione in concreto e alla composizione di interessi facenti capo rispettivamente ad attribuzioni statali e ad attribuzioni regionali: coerentemente pertanto il legislatore ha previsto un procedimento destinato bensì a sfociare in un atto delle autorità centrali di governo, ma nel cui ambito si colloca, a presidio degli specifici interessi regionali coinvolti, un parere obbligatorio, benché non vincolante, delle Regioni Interessate. Tale partecipazione procedimentale rappresenta la modalità concreta con cui si realizza, nel caso, il contemperamento dei diveri interessi e, dunque, una modalità di concorso e di confronto che deve rispondere al canone costituzionale della leale cooperazione. La partecipazione regionale al procedimento, di cui la legge stabilisce le modalità, è perciò costituzionalmente indefettibile, deve essere resa effettivamente e non solo formalmente possibile,e il procedimento governativo deve tener conto dei risultati di tale partecipazione.
18/07/2007 C-277/05 Corte Giustizia Europea La Corte di Giustizia Europea ha ritenuto non imponibile ai fini IVA la caparra versata dal cliente al momento della prenotazione della camera e successivamente trattenuta dall’albergatore come risarcimento a seguito della disdettadella prenotazione. Secondo la Corte di Giustizia, la somma trattenuta non costituisce il corrispettivo di una prestazione resa dall’albergatore ai propri clienti, bensì un importo forfettario a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale. Scopo della caparra, infatti, è quello di permettere alla parte che l’ha versata di sottrarsi all’obbligazione nascente dal contratto, perdendo la somma corrisposta e, alla controparte, di venir meno ai propri obblighi contrattuali restituendo il doppio della somma versata a titolo di caparra.
10/06/2010 c-491/08 Corte Giustizia Europea La Corte di Giustizia europea ha condannato (sentenza Sez. IV, 10 giugno 2010, causa C-491/08) l’Italia, su ricorso (causa C-491/08) della Commissione europea, per l’avvenuta realizzazione in corso del progetto turistico-edilizio del gruppo immobiliare Is Arenas sulle dune boscate di Is Arenas (Narbolìa – San Vero Milis, OR) senza l’approvazione di un’adeguata valutazione di incidenza ambientale, come sarebbe stato necessario ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora, trattandosi di un sito di importanza comunitaria.
22/05/2008 13218 Corte Cassazione La Corte di Cassazione ha affermato che l'attività di guida turistica per le caratteristiche professionali e reddituali che presenta dovrà essere inclusa nella gestione separata.
11/04/2008 94 Corte Costituzionale La Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi presentati da due Regioni (Lombardia e Veneto) contro alcune disposizioni della legge finanziaria per il 2007 (legge 27.12.06, n. 296) che stanziavano complessivamente 174 milioni di euro in tre anni per lo sviluppo del settore turismo. Nello specifico la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, dei commi 1227 e 1228 articolo 1 della legge 296/06 nella parte in cui non stabiliscono che i decreti ministeriali previsti siano preceduti dall’intesa con la Conferenza Stato – Regioni; si ritiene, pertanto, che i decreti di attuazione di tali commi, emanati dal Governo precedente, siano annullati da questa decisione e dovranno essere rivisti successivamente sulla base delle indicazioni espresse dalla Corte Costituzionale.
24/07/1998 332 Corte Costituzionale La Corte Costituzionale dichiara che non spetta alla Regione Siciliana il potere di sottoscrivere l’accordo di cooperazione nel campo del turismo.
25/11/2010 340 Corte Costituzionale L.R. Toscana e concessioni demaniali marittime.
26/11/2010 24016 Corte Cassazione L'imposta di soggiorno, istituita con legge regionale del 1976, n. 10 (abrogata dal 1994) era dovuta da coloro che non erano registrati nell'anagrafe della popolazione residente nel Comune, ma vi dimoravano temporaneamente in qualita' di ospiti di esercizi alberghieri o di esercizi extralberghieri, per ogni giorno di effettiva dimora e comunque per un tempo che non eccedeva i 90 pernottamenti consecutivi nello stesso anno solare e nel medesimo esercizio. La Cassazione chiarisce che la doglianza del contribuente che sosteneva l'illegittimita' del contributo in quanto duplicazione dell'ICI e' infondata. Come appare evidente dalla norma istitutiva l'imposta non si applicava alle seconde case in quanto tali, ma solo a condizione che in esse fossero ospitati turisti e costituissero esercizio di un'attivita' di ricezione extralberghiera. Tale tributo, oltre a non comportare una mera duplicazione dell'imposta comunale sugli immobili, era dunque compatibile con lo Statuto di autonomia che attribuisce competenza impositiva alla Provincia di Bolzano relativamente alla materia del turismo.
03/12/2002 17167 Corte Cassazione L'attività di affittacamere, pur differenziandosi da quella alberghiera per le sue modeste dimensioni, presenta natura a quest'ultima analoga, comportando, non diversamente dall'esercizio di un albergo, un'attività imprenditoriale, un'azienda ed il contatto diretto con il pubblico. (Nel fare applicazione del suindicato principio, la S.C. ha rigettato le doglianze del ricorrente, il quale, nella qualità di locatore, si doleva dei parametri di riferimento utilizzati dal giudice di merito ai fini della valutazione dell'avvenuta conoscenza - o meno - da parte dello stesso locatore, della modificazione della destinazione d'uso operata dal conduttore in un contratto avente originaria destinazione "abitativa").
30/09/2010 7239 Consiglio di Stato L'adesione ai principi comunitari impone la pubblicità della procedura per il rilascio della concessione demaniale marittima solo per le domande nuove o anche per quelle di rinnovo?
25/10/2007 C-174/2006 Corte Giustizia Europea IVA
28/01/2010 1297 Corte Cassazione Ipotesi di reato di cui agli artt. 110 c.p., 30 e 44 lett.c) DPR 380/2001 per mutamento della destinazione d'uso delle singole unità immobiliari edificate, da alberghiera in residenziale.
06/10/2011 5487 Consiglio di Stato Interpretazione costituzionalmente orientata delle norme che prevedono vincoli per l'uso alberghiero; temporaneita' e rimovibilita' del vincolo quali canoni di compatibilita' con la Costituzione: vietata l'apposizione sine die, obbligatorio valutare l'attuale esistenza delle sue ragioni giustificative. La legge regionale Abruzzo n. 75 del 1995: Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere.
28/10/2011 5801 Consiglio di Stato Interpretazione art. 6 della Legge Regionale della Campania n. 17 del 2001 e s.m.i. che prevede attivita' ricettive in case rurali, c.d. country houses.
27/09/2007 C-396/06 Corte Giustizia Europea Indennizzo a causa di disagi nel trasporto aereo.
10/02/2005 2706 Corte Cassazione In una pista da sci frequentata da utenti dei più diversi livelli di capacità tecniche, la perdita dell'equilibrio, ed i movimenti incontrollati che essa comporta, è fatto prevedibile che rende pericolosi tutti gli ostacoli che vi siano eventualmente apposti e che è alla stregua di queste peculiari caratteristiche che, indipendentemente dalla previsione normativa di specifiche cautele, solo recentemente imposte dalla Legge 24 dicembre 2003 n. 363, avrebbe dovuto essere verificata la presenza o meno di una colpa nella scelta operata sulla convenienza della costruzione artificiale e, soprattutto, sulla necessità o meno di particolari protezioni delle sue strutture rigide. Il principio del neminem ladere, che impone un generale dovere di adottare le misure necessarie per evitare che dalla propria attività possano derivare danni ai terzi, richiede, infatti, la concreta valutazione delle condizioni ambientali e dei fattori naturali che caratterizzano la realtà fisica sulla quale incide il comportamento imputabile dell'uomo.
23/12/2003 19769 Corte Cassazione In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario (nella specie: per furto notturno mediante narcosi indotta da ignoti), sorge, a carico di quest'ultimo, l'obbligazione del risarcimento del danno, intesa - trattandosi di obbligazione di valore - a rimettere il depositante nella stessa condizione economica in cui si sarebbe trovato se la restituzione in natura fosse stata eseguita, il che implica la rivalutazione dell'equivalente pecuniario del bene sottratto fino alla data della decisione definitiva; qualora invece la cosa depositata in albergo costituisca una somma di danaro, l'inadempimento dell'obbligo contrattuale di custodire e restituire la stessa somma di denaro non trasforma una tipica obbligazione pecuniaria in un'obbligazione di valore, sicché il regime del risarcimento dei danni è regolato dall'art. 1224 c.c., a norma del quale sono dovuti i soli interessi legali, mentre il maggior danno rispetto a detti interessi (eventualmente da svalutazione) è dovuto solo se provato e nei limiti in cui ecceda quanto coperto dagli interessi legali.
05/12/2008 28812 Corte Cassazione In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, il cliente non ha l'obbligo di affidare gli oggetti di valore di sua proprietà in custodia all'albergatore, mancando una specifica previsione normativa in tal senso, e, qualora non si avvalga di tale facoltà, il cliente corre solo il rischio di non poter ottenere - in caso di sottrazione - l'integrale risarcimento del danno, come disposto dall'art. 1783 C.C., a meno che non provi la colpa dell'albergatore o di altri soggetti a lui legati da rapporto di parentela o collaborazione, ai sensi dell'art. 1785 bis C.C. I giudici di legittimità hanno, ancora, precisato che "la determinazione del quantum debeatur, in caso di applicazione della norma di cui all'art. 1783 C.C., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale é libero di determinare la somma da liquidare secondo il suo prudente apprezzamento entro il limite massimo fissato dall'ultimo comma dell'articolo citato.
23/10/2003 16090 Corte Cassazione In tema di contratto di viaggio turistico, l’organizzatore di viaggi è tenuto a tutelare con ogni possibile mezzo «i diritti e gli interessi» dei viaggiatori ad esso affidati, rispondendo direttamente del fatto colposo dell’ausiliare nell’esercizio delle sue mansioni, salvo che non provi di aver adottato tutte le ordinarie misure suggerite dalla comune prudenza e diligenza come idonee ad impedire il danno.
08/05/2001 179 Corte Cassazione In presenza di un danno economico subito da un ente pubblico territoriale a causa del comportamento di un suo amministratore, si verte in tema di danno erariale devoluto alla giurisdizione della Corte dei Conti. Quando viene denunciato il pregiudizio al “fascino paesaggistico” per la sua incidenza, economicamente valutabile, sull’afflusso turistico; la giurisdizione di questo danno appartiene alla Corte dei Conti trattandosi di danno conseguente alla perdita di prestigio e al detrimento della personalità e credibilità dell’ente territoriale che, se pure non comporta una menomazione patrimoniale diretta, è tuttavia anch’esso suscettibile di valutazione economica sotto il profilo della spesa necessaria al ripristino del bene giuridico leso.
06/07/1989 372 Corte Costituzionale In materia di formazione professionale, la definizione dei programmi e l'organizzazione dei corsi spetta alla sfera delle attribuzioni regionali, salva la presenza di possibili forme di coordinamento e controllo centrale.
28/01/2005 50 Corte Costituzionale In materia di formazione professionale, la definizione dei programmi e l'organizzazione dei corsi spetta alla sfera delle attribuzioni regionali, salva la presenza di possibili forme di coordinamento e controllo centrale.
09/07/2009 C-204/08 Corte Giustizia Europea In caso di annullamento di un volo nei paesi dell’Unione Europea, i passeggeri possono richiedere l’indennizzo forfettario al giudice del luogo di partenza o di arrivo dell’aereo. Lo ha stabilito la sentenza C-204/08 emessa dai giudici della Corte di Giustizia UE del Lussemburgo, che si è pronunciata in merito a un ricorso presentato da un cittadino tedesco che aveva prenotato un volo sulla Air Baltic. L’uomo si era visto rifiutare dalla Corte d’Appello il diritto di adire il giudice della città di partenza, come stabilito invece in primo grado, e imporre la competenza del tribunale del luogo dove il vettore aveva la sua sede statutaria. Per la scelta del foro competente non è determinante il luogo dove la compagnia che effettua il volo ha la sede statutaria né quello dove il contratto di trasporto aereo è stato concluso. Nel luogo di principale stabilimento della compagnia area vengono svolte operazioni di tipo logistico e di preparazione all’esecuzione del contratto stipulato con il passeggero. La fornitura del servizio, dalla quale deriva l’obbligazione contrattuale, viene svolta a tutti gli effetti nella meta di arrivo o di partenza del volo. Il regolamento sulla compensazione e l’assistenza ai passeggeri del trasporto aereo prevede, in caso di annullamento del volo, la possibilità di ricevere un indennizzo compreso fra i 250 e i 600 euro.
28/04/2005 8849 Corte Cassazione Impresa agricola. La nozione d'imprenditore agricolo contenuta nell'art. 2135 c.c., alla quale occorre fare riferimento per il richiamo contenuto nell'art. 1 legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) - nel testo (applicabile nella specie "ratione temporis") precedente alla modifica introdotta dal D.Lgs. n. 228 del 2001, che ha innovato la pregressa nozione allo scopo di rafforzare la posizione imprenditoriale dell'operatore agricolo, soprattutto per le attività connesse -, presuppone che l'attività economica ruoti attorno al "fattore terra", con la conseguenza che deve ritenersi estranea all'attività agricola l'attività di realizzazione e gestione di villaggi turistici, la gestione, locazione e vendita d'appartamenti, bungalows, alberghi e sale di convegni (in applicazione del principio, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza impugnata, che aveva escluso la qualità d'imprenditore agricolo del ricorrente, sottolineando che, peraltro, l'attività sopra precisata non era neppure riconducibile a quella di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale prevista dall'art. 2135 c.c., nel testo modificato dal D.Lgs. n. 228/2001 citato).
21/03/2012 64 Corte Costituzionale Imposte e tasse - Finanza regionale - Attuazione dei principi e criteri recati dalla legge n. 42 del 2009 - Federalismo fiscale municipale - Attribuzione ai Comuni del gettito o quote del gettito derivante da taluni tributi elencati - Prevista applicabilita' della disciplina anche alle autonomie speciali - Ritenuta lesione dello speciale assetto finanziario della Regione Siciliana, lamentata sottrazione di risorse proprie della Regione in assenza di meccanismi compensativi, lamentata insufficienza e aleatorieta' delle risorse attribuite ai comuni, lamentata attribuzione alla Regione di ulteriori competenze non riconducibili allo Statuto e non assegnabili con legge ordinaria.
16/01/2014 C-300/12 Corte Giustizia Europea Imposta sul valore aggiunto – Operazioni delle agenzie di viaggi – Concessione di sconti ai viaggiatori – Determinazione della base imponibile delle prestazioni di servizi fornite nell’ambito di un’attività di intermediazione.

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